Il Parco

Territorio e Parco Archeologico Naturalistico

Le prime frequentazioni umane, del territorio di Viddalba risalgono al neolitico recente (cultura di Ozieri), come testimoniano i resti di due sepolture del tipo a Domus De Janas, ricavate scavando sulla parete nord del monte San Giovanni, (“Lu Monti” in dialetto), che guarda verso l’attuale abitato di Viddalba, che hanno restituito le testimonianze più antiche della Bassa valle del Coghinas.
Delle antiche sepolture, intorno alla metà degli anni cinquanta, a seguito dei lavori di sbancamento del costone roccioso, per realizzare una cava, ne rimase solo una, attualmente situata a circa 3 metri d’altezza dal terreno e difficilmente raggiungibile, entrambe le domus de janas hanno restituito materiali riferibili al neolitico recente, ma anche oggetti tipici dell’età del bronzo (cultura di Bonnanaro), custoditi nel museo archeologico.

SCAVI

Dal 1958 ad oggi

1958 - 1959

I primi scavi ufficiali, furono eseguiti nel 1958/59, da Maetzke a seguito della segnalazione di rinvenimenti fortuiti, effettuati in occasione dei lavori per la realizzazione di un campo sportivo presso la chiesa di S. Leonardo.

1983

Nel 1983, a seguito di lavori di bonifica nell'area della chiesa di San Leonardo, la Soprintendenza archeologica riprese gli scavi presso la necropoli, con sepolture diverse a incinerazione e inumazione, a fossa e in cista litica con riutilizzo di stele, con dei corredi funerari che rivelano una continuità di vita del sito, che partiva dall'età nuragica fino al IV sec d.C.

1987

In seguito, nel 1987 furono rinvenute a seguito di un'altra campagna di scavi diverse capanne nuragiche, con la sovrapposizione di una necropoli databile all'età romana Repubblicana, ulteriori indagini sulla parte alta del monte San Giovanni, misero in luce ambienti di vita e di lavoro, riferibili all'età tardo medievale.

Il territorio, in epoca medievale, rappresentava il punto obbligato di passaggio tra la regione storica dell’Anglona e la Gallura, ne è testimonianza la chiesa romanica di San Giovanni, e i documenti che attestano la presenza di un abitato con il nome di Villalba nei condaghes di san Michele di Salvennor e di san Pietro di Silki.
Il parco archeologico naturalistico, localizzato nell’area di S. Leonardo Monte San Giovanni, ha un’estensione di circa otto ettari di superficie.
La piccola altura di “Lu Monti” che domina parte del Campo del Coghinas e il paese di Viddalba è ricoperta da una vegetazione con prevalenza di olivastri, alcuni di notevoli dimensioni e macchia bassa costituita dal lentisco, mentre lungo il fiume sono presenti olmi, pioppi, betulla bianca e numerose tamerici.
Nell’area circostante sono presenti la chiesa romanica di S. Giovanni Battista del XII, la chiesetta di S. Leonardo, la chiesa ormai allo stato di rudere di Santa Maria Maddalena, diverse sepolture di età romana e i resti di un antico ponte, testimonianza di importanti tracciati viari in epoca romana e medievale.
Per gli appassionati di Birdwatching, il parco offre la possibilità di numerosi avvistamenti di avifauna,m ninfatti tra le anse del Coghinas, si possono osservare folaghe, aironi bianchi maggiori e cenerini, aironi guardabuoi, garzette e tuffetto comune.
All’interno del parco si possono percorrere, sia a piedi che a cavallo, una serie di sentieri storico naturalistici, alla scoperta di antichi insediamenti e di una flora ricchissima di piante officinali e non , che vanno dalla lavanda selvatica all’artemisia, e durante i mesi primaverili non è raro osservare diverse specie di orchidee selvatiche.

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